Il colosso tecnologico regala ciò che prima costava 200 Euro al mese. La strategia per mantenere il valore delle prestazioni.
Una tecnologia premium che diventa gratuita? Avviene raramente. E ancora più raramente questo cambio di paradigma avviene nel mercato dei servizi professionali d’élite.
Commercialisti, avvocati, ingegneri, architetti, scienziati, medici possono passare anche ore o giorni per arrivare ad una perizia e gran parte di questo lavoro consiste in ricerche secondarie molto articolate
La miccia è stata accesa nove giorni fa da OpenAI, che ha perfezionato e commercializzato una tecnologia di Deep Search – già introdotta da Google sei mesi prima ma rimasta sottotraccia. Se la versione di Google aveva già mostrato potenzialità dirompenti, OpenAI l’ha portata sotto i riflettori, raffinandola ulteriormente e sostituendo integralmente il lavoro di ricerca di un professionista . Ma il vero punto di rottura è arrivato questa settimana: un competitor della Silicon Valley ha reso gratuito ciò che OpenAI vende a 200 euro mensili. Non una semplice mossa di mercato, ma uno spartiacque che democratizza strumenti finora riservati all’élite professionale.
Deep Search alla prova: lasciamo che l’IA affronti le sfide del professionista
Tre stress test
Per capire se questa democratizzazione della tecnologia rappresenti davvero un punto di svolta, abbiamo deciso di sottoporre la Deep Search a tre sfide al limite della complessità professionale. Il verdetto? Sorprendente.
Partiamo dal primo banco di prova:
Il primo test tocca un nervo scoperto del panorama legale contemporaneo: un’azienda che implementa l’IA utilizzando dati acquistati da terzi attraverso una rete di subcontraenti internazionali. Un caso che intreccia giurisdizioni multiple, diritti di proprietà intellettuale e catene di responsabilità. La Deep Search ha mostrato di saper affrontare un tale livello di complessità con la precisione di uno studio legale specializzato.
Il secondo test alza ulteriormente l’asticella.
Un’analisi approfondita dei sistemi RAG, la tecnologia emergente che sta ridefinendo il modo in cui l’IA interagisce con le informazioni. Non solo una mappatura dei sottosistemi esistenti, ma una valutazione critica dei casi d’uso e della loro efficacia – un’analisi che normalmente richiederebbe l’expertise di un ingegnere senior.
La sfida più complessa ha però a che fare con memoria e prestazioni
Il terzo test infatti esplora un territorio ancora poco mappato: l’impatto della memoria nei sistemi IA e come gli input degli utenti ne influenzino le prestazioni. Un’analisi che richiede non solo raccolta dati, ma una sofisticata inferenza logica per connettere variabili ancora poco studiate.
Risultati promettenti su più fronti, se non fosse che a un vantaggio spesso si abbina uno svantaggio.
Qual è qui il rovescio della medaglia?
La Deep Search dimostra capacità del tutto sorprendenti nell’analisi di casi complessi, ma emerge un paradosso: più la tecnologia diventa sofisticata, più il suo valore di mercato diminuisce. Detta in parole povere:
“Perché pagare 5.000 euro per una consulenza quando la mia segretaria può ottenere le stesse informazioni in 5 minuti?”
Non è solo una questione di democratizzazione tecnologica. Se la Deep Search può replicare analisi di livello professionale – dai casi legali internazionali alle valutazioni tecniche più sofisticate – l’intero concetto di consulenza specialistica viene messo in discussione. I clienti non chiederanno più consulenze spot, ma pretenderanno che queste siano parte di pacchetti di servizi più ampi, perché la percezione del valore viene alterata.
La pressione allora si propaga in modo inesorabile sulla catena del valore : i professionisti, vedendo erodere i margini delle consulenze tradizionali, diventano più selettivi negli investimenti tecnologici. I fornitori di software vedono diminuire la disponibilità a pagare per i loro servizi. Le banche dati premium, un tempo considerate indispensabili, si trovano a competere con alternative gratuite di pari efficacia.
La Catena Del Valore Ne risente fortemente
Assistiamo a un duro scossone dell’intera filiera dei servizi professionali. Con l’impatto della Deep Search gratuita, non è solo il commercialista a dover ripensare il proprio ruolo: i provider di software vedono evaporare il valore dei loro prodotti premium, le banche dati assistono all’erosione del loro monopolio informativo, persino i colossi come Bloomberg si trovano a competere con alternative gratuite di pari efficacia. Un terremoto che non lascia spazio a mezze misure: o ci si reinventa, o si rischia l’irrilevanza.
A questo punto il valore si sposta.
Dall’accesso all’informazione alla capacità di gestirla strategicamente. È qui che il professionista trova il suo nuovo ruolo: nel saper guidare le varie articolazioni dell’ intelligenza artificiale come la Deep Search oltre i suoi limiti apparenti, nell’identificarne i bias, nel trasformare l’analisi automatizzata in soluzioni concrete a valore aggiunto per l’ utente finale. Non più custode di conoscenze esclusive, ma architetto di risposte integrate.
L’insieme delle competenze strategiche che puoi apprendere attraverso i nostri percorsi formativi. Queste competenze ti portano da non utilizzatore o utilizzatore hobbistico a professionista un step sopra quello che i tuoi clienti sanno fare. Ti rifanno diventare un punto di riferimenti in questo nuovo mondo.
Il commercialista contemporaneo deve saper avere:
- Padronanza avanzata della Deep Search
- Gestione e correzione dei bias AI
- Ottimizzazione delle domande
- Gestione delle diverse modalità di ricerca
- Integrazione ricerca online con ricerca documentale interna
- Ottimizzazione delle diverse tipologie di tecnologie
- Trasformazione della ricerca in valore e.g. email HTML, Perizie con calcoli e tabelle, presentazioni
- Combinare l’ uso a fine di ricerca dell’ AI con l’ uso a fine di calcoli e predizioni.
Questo livello di specializzazione è a portata di mano con la nostra formazione.
La battaglia dei giganti
Dietro questa trasformazione c’è una corsa agli armamenti tecnologici senza precedenti. La Silicon Valley investe miliardi in ricerca avanzata, spingendo l’innovazione a ritmi vertiginosi.
Il core della tecnologia sta evolvendo a una velocità così alta che diventa difficile persino evitare la commoditizzazione dei servizi. I servizi che un tempo erano considerati “mostri sacri” – pensiamo a Bloomberg a livello internazionale, o scendendo di livello alle case di ricerca legale e alle banche dati – si stanno inevitabilmente commoditizzando. Non è che abbiano valore zero, ma non si può ignorare che l’esistenza di tecnologie così aggressive offerte gratuitamente porti a una commoditizzazione dell’intera catena del valore.
È quasi impossibile competere su un piano puramente tecnologico quando dall’altra parte ci sono investimenti di miliardi e miliardi. La tecnologia arriva sempre.
Bisogna guardare ai casi d’uso in una maniera più sofisticata, ed è proprio questo l’approccio che Mentally insieme a Innodemia porta nelle loro offerte formative.
L’integrazione come chiave di Differenziazione e Qualità
Per i professionisti, la Deep Search gratuita è solo la punta dell’iceberg. Prendiamo il caso emblematico dei commercialisti: la ricerca istantanea dell’informazione, per quanto potente, è solo un tassello di un puzzle più complesso. Non è più il tempo in cui un foglio Excel con previsioni fiscali poteva giustificare una parcella significativa.
Oggi il mercato richiede un approccio radicalmente diverso: dal dato grezzo al report professionale in pochi minuti, dalla ricerca automatizzata alla newsletter personalizzata, fino alla distribuzione automatica di analisi e aggiornamenti. È una trasformazione che investe l’intera catena di produzione del valore: chi fornisce servizi ai commercialisti deve ripensare la propria offerta, i professionisti devono reinventare il proprio ruolo.
La vera competitività si gioca sulla capacità di integrare questi strumenti in un flusso di lavoro seamless: dalla Deep Search all’automazione dei report, dalla personalizzazione all’analisi predittiva. Non più singoli servizi, ma ecosistemi integrati che moltiplicano il valore dell’expertise professionale.
Prendiamo il caso dei commercialisti:
ci rendiamo conto che l’esigenza della ricerca estemporanea è semplicemente un tassello di un mosaico più complesso. Le esigenze sono più articolate e la battaglia del valore, sia per chi fornisce servizi ai commercialisti sia per i commercialisti stessi verso i loro clienti, si gioca sulla produzione di servizi e processi integrati.
Non basta più consegnare un foglio Excel con una previsione delle tasse. Oggi devi fornire un report completo e devi farlo in 5 minuti. Questo significa saper passare dalla ricerca su Perplexity all’utilizzo di tool per la creazione di newsletter automatiche, arrivando a un prodotto finito di qualità in tempi record. È qui che si gioca la vera battaglia per mantenere il valore professionale.
Una piattaforma, molteplici soluzioni
In questo scenario si inserisce l’iniziativa di Mentally, che ha sviluppato un sistema di integrazione delle fonti professionali: dalle banche dati ministeriali al cassetto fiscale, dai bilanci ai contenuti web. Un approccio che punta a trasformare il flusso di dati in processi automatizzati di analisi e reporting.
![](https://i0.wp.com/mentally.ai/wp-content/uploads/2025/02/ink-55.png?fit=1024%2C574&ssl=1)
Mentally sta adottando una strategia di integrazione sia delle sorgenti dati che delle diverse tecnologie. Oggi i professionisti devono pagare 4 volte, Claude, Chatgpt, Perplexity etc.. quando per ogni tipologia di uso è meglio uno piuttosto che un altro. Oppure in alcuni casi è persino meglio usare modelli gratuiti, questo permette di usare l’ arma giusta per l’ obiettivo specifico. Inoltre Mentally adotta una strategia open che permette di esportare il dato parzialmente lavorato per lavorarlo in altre piattaforme…. nota: i dati legali vengono da piattaforme pubbliche dei ministeri, delle corti italiane e internazionali.
Formazione continua e automazione
L’obiettivo è ambizioso: trasformare la minaccia della commoditizzazione in opportunità, attraverso l’automazione dei processi e l’integrazione delle competenze.
L’ulteriore offerta formativa ti dà un group coaching che significa che per tutto l’anno, con un prezzo mensile ridicolo, molto molto basso, hai due ore di coaching online. Ma soprattutto hai in mano un sistema che ti permette di:
- Svolgere attività di training e simulazione a 360 gradi
- Sviluppare skills integrate che, a differenza di chiunque altro che si può mettere su Perplexity, ti permettono di creare un prodotto consulenziale di livello superiore
- Creare semilavorati per il tuo blog, con analisi statistiche dei tuoi clienti combinate con le leggi più recenti
- Ottenere un prodotto di lavorazione finita: un report da inviare al cliente in maniera automatica o semiautomatica
Questo significa che la distribuzione del report, la sua creazione e distribuzione per il tuo cliente non implica lavoro manuale. È questa la vera differenza in un mercato dove gli strumenti base sono ormai alla portata di tutti.
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