Con l’intelligenza artificiale puoi fare a meno della gestione in outsourcing. Nessuna perdita di controllo. Più vantaggi.
Tentiamo di uscire fuori dal coro. Aggiungiamo una voce al dibattito sull’outsourcing osservando le cose da un punto di vista diverso. Probabilmente ti sarai già documentato abbondantemente al riguardo perché, come molti professionisti del tuo settore, sei alla ricerca di soluzioni efficaci al fine di risparmiare e potenziare l’operatività del tuo studio.
Ebbene, quello della riduzione delle spese è effettivamente un obiettivo comune. Emerge da uno studio condotto dal Deloitte Global Outsourcing Survey: il motivo numero uno per cui si avvia qualsiasi progetto di outsourcing è proprio l’abbattimento dei costi. Al secondo posto, l’esigenza di rimanere al passo con il progresso digitale.
Per rimanere in piedi occorre investire in tecnologie, ripensare i vecchi modelli organizzativi e fare massa critica.
In quest’ottica il commercialista dovrà necessariamente sfoltire il lavoro contabile che tanto grava sulla produttività e sui costi. Navigando sul web troviamo un profluvio di informazioni che descrivono l’outsourcing come La soluzione. Ciononostante la tendenza all’esternalizzazione in Italia sembra conoscere una timida crescita rispetto ad altre zone d’Europa.
Poniamoci alcune domande: si tratta di una banale resistenza a soluzioni “innovative” oppure ci troviamo di fronte a una più sensata consapevolezza dei rischi che l’outsourcing comporta sul lungo termine? Ma è poi necessaria l’esternalizzazione?
Vale la pena di chiedersi se lo sviluppo tecnologico anche questa volta non ci getti una scialuppa di salvataggio.
Alla base dell’outsourcing. I motivi
In fondo il principio sul quale si fonda il concetto di outsourcing è piuttosto semplice: affida ai più competenti attività che autonomamente non sei in grado di svolgere al meglio.
Strategia efficace, se le competenze in cui investiamo sono davvero capaci di ottenere risultati migliori dei nostri.
Riprendendo alcuni dati forniti dal Deloitte, capiamo le urgenze che spingono il commercialista a considerare l’outsourcing come possibile soluzione alle criticità interne allo studio:
- Il 51% dichiara di averlo scelto per ottenere un più facile accesso alle tecnologie
- il 67% punta a potenziare le performance contabili
- il 53% spera di poter ridurre facilmente il margine di errore
Ammesso e non concesso che i vantaggi descritti si possano concretizzare anche solo in minima parte, per quella che è la nostra esperienza sappiamo che esistono valide alternative all’outsourcing dei servizi contabili.
Valide soluzioni che consentono di mantenere il controllo sullo studio, guadagnando qualità. Perché è proprio la perdita di controllo delle attività interne allo studio che frena i commercialisti dal gettarsi tra le braccia dell’outsourcing.
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Quantità vs qualità. Due casi
Ridurre i costi, aumentare la qualità. Spostiamo il focus su questi due aspetti. Nel primo caso, prendiamo l’esempio delle compagnie telefoniche che spostano i call center nei paesi dell’Est Europa, il cosiddetto “nearshore”. Il risparmio sembra essere evidente, lo svantaggio lo è ancora di più.
- Tale scelta infatti comporta un inevitabile calo della qualità del servizio e a scapitarne è il rapporto con il cliente. Se infatti l’outsourcing promette di potenziare la fidelizzazione del cliente, va ricordato che il cliente si fida di te se il servizio che proponi è valido.
Nel secondo caso, quando si ricerca nella gestione in outsourcing una crescita qualitativa, il risultato cambia.
- A scapitarne stavolta sono i costi. Questo perché molti sono disposti a pagare cifre cospicue per ottenere un servizio che sperano sia eccellente. Dunque nessun risparmio, soprattutto perché la gestione in outsourcing si presta meno alla scalabilità.
Il problema del controllo qualità.
Ecco il vero tallone d’Achille della gestione in outsourcing, ce ne parlano in molti. Perdere parte del controllo sulla qualità del servizio infatti risulta essere un ostacolo imponente per coloro che investono in outsourcing .
Certo, optare per l’esternalizzazione dei servizi contabili ti permette di definire alcune specifiche, ma solo in linea del tutto generale.
Ad alimentare i dubbi dei professionisti del tuo settore circa tale misura è proprio questo: il controllo della qualità, nell’ outsourcing contabilità, non viene svolto da te. E nemmeno da persone a te fidate.
Ne consegue che nessuno potrà garantirti che verranno rispettati gli standard da te prefissati per assicurare al cliente un servizio di qualità.
Gestire il tuo studio da vicino
Come accennato precedentemente, la forza di uno studio professionale di oggi risiede nelle capacità interne, nelle tecnologie, in un personale competente e motivato. Potenziare questi aspetti ti aiuta a raccogliere le skill necessarie, senza dover affidare la gestione delle attività contabili a sconosciuti. Delegare il lavoro a figure che non conoscono il modus operandi del tuo studio, i tuoi obiettivi e, nel caso di nearshore o offshore, le norme vigenti in Italia. Sembra scontato, ma non lo è.
Avere il controllo totale sul reparto ICT (Information and Communications Technology) non solo ti garantisce un servizio più compatibile con gli standard stabiliti, ma favorisce anche la produttività interna. Infatti da una ricerca condotta dall’ Osservatorio professionisti e Innovazione digitale emerge che
- Nel 2019 la spesa ICT di avvocati, commercialisti e consulenti del lavoro ha raggiunto un valore di 1,497 miliardi di euro, in crescita del 18% rispetto all’anno precedente. Nonostante la pandemia le stime per il 2020 indicano un’ulteriore incremento degli investimenti digitali di almeno il 4,8%, con il 30% degli studi che prevede un incremento del budget ICT, e una spesa complessiva pari a 1,569 miliardi di euro.
Si tratta di investimenti in tecnologie di base e non solo. A guadagnare ampio spazio nel settore dei servizi contabili è l’intelligenza artificiale con software di ultima generazione, in grado di svolgere le attività ripetitive, evitando i rischi legati all’inefficienza del personale.
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Contabilità artificiale? Meno costoso, più sicuro, più preciso.
Dai dati mostrati emerge come l’outsourcing sia più che altro il mezzo per ottenere gli stessi vantaggi che, in realtà, il solo ausilio della tecnologia garantisce. Infatti chi investe in strumenti avanzati, parliamo di intelligenza artificiale (link) lo fa per ridurre i costi, il margine di errore e soprattutto, i rischi. Per meglio capire come l’A.I. assicura tutto ciò, ti accenniamo in quest’articolo solo alcune delle funzioni svolte dal software da noi proposto, Mentaly (link). Questo…
- Riduce fino al 75-80% del lavoro contabile.
- Opera in quasi totale autonomia persino durante la notte e nei weekend senza trattenere i dipendenti sulla sedia davanti allo schermo
- Dall’analisi delle fatture, rende i dati ricavati fruibili per la creazione di dashboard predittive
- Garantisce un risparmio del 60-75% rispetto all’outsourcingOggi il costo in Italia per fattura e’ di 0.4€ per le contabilità ordinarie e 0.3€ per quelle semplificate.
E, nonostante non si tratti di una funzione, è quasi d’obbligo inserire nell’elenco il più grande vantaggio dell’A.I.
- Non dovrai affidare il lavoro a degli sconosciuti. Le attività contabili vengono svolte con precisione, consentendo ai tuoi collaboratori più fidati di dedicare maggiore spazio alla consulenza.
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Stavolta abbiamo toccato i punti focali al fine di aiutarti a valutare la soluzione più adatta al tuo studio, per la tua crescita professionale. Informazioni più dettagliate circa l’A.I. e le funzione del nostro software le puoi trovare qui: link. Ritieni di aver bisogno di una guida? Prenota una consulenza gratuita e compila attentamente questo modulo. Otterrai uno spazio di trenta minuti, senza alcun vincolo.
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