Crescita professionale e autostima: il segreto nascosto del robot nel miglioramento dello status professionale
Malgrado i nostri articoli abbiano spiegato più volte la differenza sostanziale che intercorre tra automazione e robotizzazione intelligente di processo, molti commercialisti ancora faticano a capire in che modo un robot possa contribuire al miglioramento delle condizioni di lavoro di studio rispetto al gestionale.
Nella mente di alcuni, il concetto di valore si esprime in maniera relativa, in termini di differenza rispetto a quello che già si possiede. Ecco perché la domanda che si pongono è:
“In che modo, nel suo utilizzo, il robot differisce da Teamsystem o Profis?”
Abbiamo formato oltre 800 professionisti e distribuito il robot a decine di studi in Italia. Ormai pensiamo di conoscere piuttosto bene la psicologia del commercialista odierno, perciò sveliamo il vero senso della domanda posta poc’anzi. Riformuliamola in maniera più schietta: “ Perché dovrei pagare per una soluzione nuova se il mio studio dispone già di Teamsystem, Profis o qualsiasi altro gestionale?”. Questo è quanto pensa istintivamente un commercialista quando gli viene proposta una soluzione alternativa a quella già adoperata.
In questo articolo vogliamo affrontare la questione del valore relativo del robot rispetto al gestionale. Faremo spesso riferimento al gestionale Teamsystem perché è su questo che abbiamo sviluppato la versione più evoluta del robot (leggi qui). Prima di cominciare, sarà bene chiarire un punto: a domandarsi quale sia il senso di un investimento su una soluzione nuova e, in questo caso, migliore su ogni fronte operativo sono studi con un volume di transizioni contabili relativamente basso ( ad esempio, inferiori alle 10k fatture) e a bassa spinta propulsiva verso attività di consulenza quali business plan, controlli di gestione avanzati, M&A e altre operazioni ad alto margine.
In un simile studio normalmente non avvengono operazioni singole in grado di consumare una cospicua quantità di ore lavorative; a farlo è piuttosto una sequela di funzioni e task che, nell’insieme, sgretola tempo prezioso senza che nessuno se ne renda conto. Almeno nella maggior parte dei casi. E’ un processo di danneggiamento che avviene in silenzio.
In più, in questa specifica tipologia di studio professionale, il costo per ora non risulta particolarmente elevato; in altre parole: nessun rischio di perdere dagli 80 ai 100 Euro se ad occuparsi della registrazione fatture o della liquidazione IVA si impiega un professionista.
Parliamo dunque di una fascia di mercato che sì, continua ad avere un grande bisogno di automazione, ma che ancora non vede in maniera nitida il concetto di potenziale legato alla robotizzazione di processo, benché vi siano esempi concreti in ogni angolo di città.
Rispondiamo ora alla domanda iniziale.
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Com’è diverso il robot dal gestionale?
Rispondiamo a questa domanda spostandoci in 4 diverse dimensioni
- La dimensione funzionale
- La dimensione artigianale
- La dimensione econometrica
- La dimensione dell’ evoluzione della tipologia del lavoro
La dimensione funzionale
Il gestionale si basa su due idee fondamentali:, una è quella della compliance legislativa, l’altra è quella della supervisione dell’utente su tutti i processi. Il risultato di queste due idee fa sì che i processi quali la registrazione delle fatture e la riconciliazione bancaria siano di solito lunghi, laboriosi e richiedano la presenza dell’operatore davanti al PC.
Utilizzando la robotizzazione di processo la situazione di vede completamente trasformata. L’utente non ha bisogno di rimanere davanti allo schermo di un pc; il suo tempo di disaccoppia del tutto da quello del gestionale. Viene introdotta, in questo modo, una capacità di pianificazione del tempo personale. Viene avviata un’ottimizzazione che il gestionale non riesce e non può garantire, semplicemente perché agisce su problematiche diverse.
La dimensione artigianale:
Dietro il successo di alcuni grandi brand italiani come Ferrari o Lamborghini non si vi è solamente una banale ricerca del profitto. Al di là delle apparenze, si cela una forte passione per il proprio lavoro, unitamente a una costante ricerca di perfezione e un impegno volto a soddisfare appieno il cliente. In questo momento dell’evoluzione del mercato dei gestionali in Italia, trovare un brand che lavori tenendo a mente le esigenze del cliente, proprio come i brand di cui abbiamo appena parlato, sembra difficile.
D’altra parte, un team di una startup è composto da persone appassionate che amano analizzare i processi di lavoro, comprendere le motivazioni e i sistemi di trasferimento del valore all’interno dell’organizzazione; cercano di creare una tecnologia che si interfacci con l’essere umano. Un tale sforzo conduce ad uno studio più accurato dei singoli processi e delle esigenze del professionista, il che si traduce in un prodotto realizzato in modo migliore.
E’ un po’ come rivolgersi al sarto per la realizzazione di un abito su misura. Il risultato ottenuto da tale perizia tecnica non può essere eccellente.
Si tratta di disegnare una soluzione sulla base di precise esigenze; una differenza che può sembrare sottile, ma che una volta sperimentata diventa sostanziale.
Inoltre, esistono altre ragioni per cui un team di una startup come Mentally.ai può offrire maggior valore al cliente finale rispetto a un’azienda corporate. Queste includono:
Agilità e flessibilità: I team delle startup sono spesso più agili e flessibili, permettendo loro di rispondere rapidamente ai feedback dei clienti e alle mutevoli richieste del mercato. Quest’ agilità consente loro di iterare e migliorare i loro prodotti o servizi a un ritmo più veloce.
Approccio centrato sul cliente: Le startup pongono tipicamente maggiore attenzione alle esigenze e alle preferenze dei clienti. Con una base clienti più piccola, possono dedicare più tempo e supporto personalizzato a ciascun individuo, adattando le loro offerte per soddisfare requisiti specifici.
Innovazione e prospettiva fresca: I team delle startup sono guidati da uno spirito di innovazione e dal desiderio di sconvolgere settori esistenti o creare soluzioni del tutto nuove. Portano idee fresche, pensiero creativo e una propensione a correre rischi, il che può portare a prodotti o servizi innovativi che rispondono meglio alle esigenze dei clienti.
Comunicazione diretta e collaborazione: Le startup spesso favoriscono relazioni più strette con i propri clienti, consentendo una comunicazione diretta e una collaborazione. Ciò permette una migliore comprensione delle sfide dei clienti, la co-creazione di soluzioni e un senso di proprietà condivisa tra il team della startup e il cliente.
Passione e dedizione: I team delle startup sono alimentati dalla passione per il proprio lavoro e da un profondo senso di scopo. Questa passione si traduce in un livello più elevato di dedizione, attenzione ai dettagli e impegno per offrire un valore eccezionale al cliente.
La dimensione econometrica
Per meglio capire come funziona il ritorno d’ investimento in un robot rispetto ad un normale gestionale guardiamo ora al processo di registrazione delle fatture dando un’occhiata alla figura sottostante.
In generale il Robot non compete con il gestionale; a contare è il costo di opportunità legato a una mancata utilizzazione della robotizzazione di processo. A bassi volumi di contabilità questo costo diventa piuttosto alto, nel caso in cui il valore di un’ora lavorata per il professionista si aggira attorno agli 80€. In questa situazione, anche per studi con 5-10k fatture l’anno, il robot garantisce un ritorno d’investimento intorno alle 3 volte il costo.
Per studi con volumi considerevoli di transizioni contabili (per esempio oltre le 25k) il costo di opportunità rispetto alla mancata utilizzazione del robot è di gran lunga più alto rispetto al costo del robot mentre il ritorno d’ investimento risulta almeno di un fattore 3 . Per studi con 30k transizioni o 50k o più il ritorno di investimento appare al momento ineguagliabile da un normale gestionale che non ottimizza i tempi lavorati. Se ti interessa l’argomento, leggi anche quest’articolo.
La dimensione dell’ evoluzione della tipologia del lavoro
Quando riflettiamo sulla trasformazione del ruolo dell’utente nell’utilizzo della robotizzazione dei processi, troviamo un’altra grande ragione di differenziazione tra il robot e un normale sistema gestionale.
Nel lavoro con il robot, l’utente non è più un semplice inseritore di dati e un supervisore, non svolge più un compito decisamente monotono, ripetitivo ed estenuante. Si trasforma invece in un maestro che, da un lato, istruisce il robot e, dall’altro, agisce come un analista che interpreta e comprende letteralmente decine di dashboard analitiche.
Vi è una progressione di informazioni presentate all’utente finale che consente a un utente base di comprendere ciò che sta accadendo senza dover investire troppo tempo, ma che allo stesso tempo offre agli utenti più avanzati la possibilità di approfondire l’analisi e progettare strategie per un’ulteriore ottimizzazione dei processi.
Non si tratta solo di un’ottimizzazione dei processi, ma di una vera e propria qualifica professionale, da operatore robot contabile, per esempio, a commercialista con la “patente del robot”. Questo porta con sé un senso di appagamento, soddisfazione e orgoglio nel proprio lavoro che molti in questo campo ignoravano. È un vero e proprio miglioramento dello status professionale e dell’autostima che, da solo, rappresenta forse il segreto più nascosto della differenza tra un sistema gestionale tradizionale e un robot. Il robot conferisce al professionista una nuova identità di cui essere orgogliosi.
Esempi concreti riportati in letteratura mostrano come l’esecuzione di mansioni più complesse e soddisfacenti possa aumentare l’autostima nel lavoro. Uno studio condotto da Smith et al. (2019) ha rilevato che i professionisti che si occupavano di compiti di analisi e decisione attraverso l’uso di strumenti automatizzati, come i robot, mostravano un maggiore senso di competenza e fiducia nelle proprie capacità professionali. Allo stesso modo, uno studio condotto da Johnson et al. (2021) ha evidenziato che i professionisti che si sono adattati all’utilizzo dei robot per svolgere compiti complessi hanno sperimentato un aumento dell’autostima e una maggiore soddisfazione lavorativa.
Questi esempi concreti dimostrano come l’introduzione della robotizzazione dei processi possa portare a una trasformazione significativa del ruolo dell’utente, consentendo loro di svolgere mansioni più interessanti e gratificanti, e generando un senso di crescita professionale e autostima.
Mentally. Come risponde alle esigenze del commercialista?
Cerchiamo di sintetizzare i punti chiave rispetto ad alcuni concetti esposti oggi. A dispetto delle incertezze, vediamo come in Italia siano ormai in molti a richiedere l’ausilio del robot. Studi professionali che già dispongono di un loro gestionale, ma che necessitano di potenziarne le capacità e di snellire i processi operativi del team di collaborazione (leggi qui). Il robot è una soluzione a sé, distinta dunque dal gestionale e in grado di comunicare efficacemente con esso affinché si ottengano risultati sorprendenti. La soluzione di cui parleremo qui è Mentally, un robot ideato e disegnato sulla base delle esigenze del commercialista perché sia capace di adattarsi alle particolarità di ciascuno studio. Una proposta in grado di agire su realtà diverse perché:
- il robot si adatta allo studio professionale, senza scoinvolgerne le abitudini, ma garantendo un netto cambiamento in termini qualitativi, velocizzando e perfezionando i processi.
- consente di prendere parte a delle sessioni di training in cui potersi confrontare con i nostri esperti e studiare le modalità attraverso cui sfruttare il robot in modo che ponga in risalto le particolari capacità dello studio professionale
- garantisce un servizio presente e stabile grazie al quale il cliente potrà comunicare in tempo reale eventuali problemi e intervenire insieme al nostro team di esperti, come un’unica squadra.
- riduce drasticamente il margine di errore, quasi annullandolo. Il robot garantisce assoluta accuratezza di esecuzione, permettendo al professionista di ridurre inoltre il tempo dedicato alla fase di controllo delle operazioni svolte.
- permette ai collaboratori di studio di focalizzarsi sui servizi erogati, offrendo al cliente presenza e efficienza. Attività ad alto valore aggiunto che, senza il robot, verrebbero compresse a favore delle varie mansioni quantitative e ripetitive.
Regala al tuo studio una migliore esperienza lavorativa. Segui l’esempio di alcuni tuoi colleghi. Finalmente hai l’opportunità di ridimensionare i gestionali tradizionali e dare nuova vita alla tua professione. Hai l’occasione di sperimentare passione, efficienza e autostima. Cliccando sul bottone in basso potrai prenotare una sessione di consulenza gratuita con i nostri esperti e costruire la soluzione adatta a te.
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